Dopo un inizio difficile, l’Inter si è ritrovata, è reduce da uno straordinario 7-1 contro l’Atalanta e ha nel mirino l’Europa
Sarà un’Inter del tutto nuova quella che sabato sera alle 18 arriverà a Torino per affrontare i granata di Mihajloivc. Nuova, rispetto al match di andata, perchè completamente revitalizzata dal tecnico Pioli, in grado di dare un’identità precisa e una determinazione che mancavano alla formazione neroazzurra ad inizio campionato. Se all’andata i neroazzurri arrivavano al match contro il Torino dopo 3 sconfitte nelle 3 partite precedenti, sabato gli uomini di Pioli arriveranno al Grande Torino reduci da uno spettacolare 7-1 ai danni dell’Atalanta e forti di un ottimo 5° posto in classifica. Risultati figli di un gruppo composto da individualità importanti che, di fatto, danno forma a quella che è una delle formazioni più complete e meglio strutturate del nostro campionato. Un gruppo che, ed è questo forse il più grande dei meriti di Pioli, è riuscito con il nuovo tecnico a mettere insieme queste individualità e a diventare realmente squadra. Un salto che ha rappresentato la vera svolta della stagione.
Vera punta di diamante di questo gruppo non può che essere Icardi. Il terminale offensivo dei neroazzurri, scartato tempo fa anche dalla sua Nazionale, è in perfetto stato di forma e sta dimostrando il suo reale potenziale a suon di gol. Un attacco che punta tutto su di lui, quindi, ma che può contare anche su Perisic, Candreva, Eder e Gabigol per rinforzare ulteriormente l’azione offensiva della squadra.
Ma il reparto avanzato non è certo l’unico punto di forza della squadra interista. Uomini del calibro di Medel, Banega, che insieme a quella di Icardi ha siglato una strepitosa tripletta nel match di domenica, Joao Mario, Brozovic e Gagliardini, autore di una delle 7 reti nel match contro l’Atalanta, danno la possibilità a Pioli di construire un centrocampo solido e in grado di mettere seriamente in difficoltà gli avversari.
Una solidità mostrata anche in fase difensiva grazie al lavoro di giocatori come Miranda, la cui esperienza è diventata fondamentale per la retroguardia neroazzurra, e Murillo senza dimenticare la sicurezza di Handanovic tra i pali.
Una formazione, quindi, esaltata dal 4-2-3-1 di Pioli e soprattutto da una ritrovata fiducia nelle proprie potenzialità e nella possibilità di raggiungere un’Europa che a inizio stagione rappresentava più un miraggio che un reale obiettivo. Il Toro non avrà certo vita facile sabato sera, contro un’Inter che ha dimostrato sul campo di poter mettere in difficoltà qualsiasi avversario e che, soprattutto, ha ritrovato il giusto spirito di squadra con giocatori capaci di azioni personali eccellenti ma anche di mettersi a disposizione del gruppo e soprattutto del tecnico. Un “essere squadra” che, nel match di andata, poteva rappresentare un enorme punto debole ma che oggi, al contrario, è uno dei maggiori punti di forza della formazione interista.
eccone un’altra pronta a romperci il deretano !